Responsabile di prodotto
Marco Pietrosemoli
marco.pietrosemoli@fimospa.it
Prodotti per limitare vibrazioni in ambito industriale
Terminologia e definizioni:
Vibrazione: Oscillazione di un corpo intorno ad un punto di equilibrio. L’oscillazione può essere periodica o casuale e si può classificare in due tipi:
- propria o naturale: vibrazione che caratterizza naturalmente la macchina quando è abbandonata a sé stessa dopo essere stata spostata dalla sua posizione di equilibrio.
- forzata: vibrazione imposta alla macchina dal suo funzionamento o da sollecitazioni esterne.
Durezza Shore: Misura della resistenza di un materiale alla penetrazione o all’indentazione; ovvero, indica quanto è duro un materiale e quanta forza può sopportare.
La durezza Shore viene testata utilizzando un durometro, uno strumento simile ad un ago che misura la profondità di una rientranza creata da una quantità standard di pressione su un materiale. In base alla profondità della rientranza, la durezza viene valutata su una scala da 0 a 100, in cui un numero più alto indica un materiale più duro. La maggior parte delle sostanze elastiche sono realizzate in un campo di durezza compreso tra i 30 e 90Sh (Shore).
ANTIVIBRANTI
Per antivibrante si intende un elemento in gomma o in gomma ancorata a particolari metallici. Esso serve ad isolare, contenere ed in molti casi eliminare le vibrazioni prodotte da una macchina, le quali si ripercuotono in modo dannoso e rumoroso sulle strutture collegate ad essa.
Gli antivibranti possono lavorare a compressione, taglio e torsione, mentre le sollecitazioni a trazione sono da evitare.
Per ottenere i migliori risultati, dal punto di vista tecnico, è importante che il cedimento elastico sia uguale su ciascun supporto. Ciò si ottiene posizionando gli antivibranti in modo opportuno, scegliendo ciascun elemento elastico in base al carico che deve sopportare e fissandoli sia alle macchine che al pavimento o a controtelai fissi.
È consigliabile evitare il contatto della gomma con olii e grassi.
SOSPENSIONI PNEUMATICHE
Le sospensioni pneumatiche sfruttano il comportamento elastico dell’aria per offrire un elemento capace di deformazioni molto elevate e quindi capace di filtrare vibrazioni anche a frequenze molto basse.
Sono costituite da membrane di gomma e tessuto provviste alle due estremità di flange aperte o di piatti metallici: essi hanno fori filettati per l’ingresso di aria compressa, bussole filettate o bulloni per il fissaggio.
Usate come attuatori, le sospensioni pneumatiche assolvono la funzione di trasmettere spinte, allo stesso modo dei cilindri pneumatici ed idraulici; esse hanno però il vantaggio di non avere organi di strisciamento e relative guarnizioni e di non richiedere costose centraline e lubrificatori. Sono adatte per il funzionamento in ambienti polverosi e a rischio di esplosione e possono lavorare con disassamenti ed inclinazioni dei due piani di fissaggio.
Sono silenziose e non richiedono manutenzione.
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